Informazioni generali
Isola
molto piccola, Kastellorizo è un posto in cui l'unico mezzo di trasporto
sono i vostri piedi, e dove la vita scorre lenta. Gli isolani sono tipici:
amichevoli e curiosi e, anche se la vita non deve esser facile in questo
luogo isolato, provano a trascorrerla lieti, tra
romantiche canzoni del
passato e molti festival. Al primo sguardo probabilmente penserete che
questo posto sia sempre stato cosè come lo si vede oggi, ma,
sorprendentemente, questo era, una volta, uno dei posti più gloriosi del Mar
Egeo. Esplorando l'isola, troverete molti resti interessanti del passato: le
uniche testimonianze di com'era una volta. I centri abitati dell'isola sono
costituiti da due borghi Pigadia (attorno al porticciuolo) e Chorafia
(attorno alla chiesa di Aghios
Kostantinos e di Aghia Eleni), che fanno da cornice al porto e che
continuano fino a Mandraki. Dietro, le imponenti rupi del Vounou mettono
l'abitato al riparo dei venti. La tranquillita e la suggestivita del luogo
sono incomparabili. Le dimore tradizionali, a due e tre piani sembrano
scrutare l'orizzonte con il loro tetto di tegole, gli ingressi a cupola, gli
infissi variopinti, i balconi in
legno o in ferro. La passeggiata attorno al porticciuolo e nei vicoli
lastricati rappresenta veramente un'esperienza unica per via delle bellezze
di quest'isola che venerava Zeus, il Grande. Kastellorizo conta 280 abitanti
e tantissimi emigrati in Australia ed in Egitto.
Minore è stata conquistata da Rodi nell'ottavo secolo ed è diventata, in quell'epoca, un'importante centro commerciale di 15 000 abitanti. Katellorizo entra nella Prima Lega ateniese e combatte accanto agli Ateniesi contro i Persi.Nel 79 a. C. viene conquistata da
Roma. L'antico nome Meghisti lo deve al costruttore Meghistea mentre l'attuale nome Kastellorizo risale all'epoca delle crociate (Castel Rosso) , per il colore rosso della pietra con la quale fu costruito il castello dei Cavalieri di San Giovanni.
Lo sviluppo maggiore dell'isola è stato durante la dominazione turca. Quando è stato chiaro per gli isolani che combattere i Turchi sarebbe stato inutile, hanno chiesto ed ottenuto privilegi speciali quando l'isola è stata sottomessa alla Turchia, nel 1537. La flotta locale commerciava con molte città dell'Asia Minore e con le altre isole greche. Vantando una lunga
tradizione marinara ed una intensa attivita commerciale, Kastellerizo ha avuto il destino delle altre isole del Dodecaneso. Verso la fine dell'ottocento, gli abitanti si lanciarono con successo nella pesca di spugne con grandi vantaggi economici per l'isola. E' da quest'epoca che risale la creazione di importanti scuole come la Satrapia Astiki Skoli e la costruzione di numerose chiese. Quando la Guerra di Indipendenza è scoppiata nel 1821, gli uomini di Kastellorizo hanno combattuto duramente. Fino ad allora è stata utilizzata, durante la prima guerra mondiale, dai francesi, come base per la loro flotta e, durante la seconda guerra mondiale, dall'Italia.
Durante l'occupazione italiana, gli abitanti emigrano in massa in altre parti del Paese, in Australia ed in Egitto, fenomeno che porto ad un drastico calo della popolazione. Particolarmente deleteri per l'isola si rivelarono i bombardamenti ad opera degli Italiani prima (1941), dei Tedeschi poi (1943), che trasformarono l'area del castello in un campo di ruderi. Gli abitanti si rifugiarono in Palestina
assieme ad altri isolani provenienti dal Dodecaneso e da Samos. Nel 1948, Kastellorizo viene integrata al territorio ellenico.
Che cosa vedere
Una caratteristica
notevole dell'unico villaggio dell'isola, Megisti, sono le case
verniciate di colori brillanti. Ciè deriva dai tempi bizantini e turchi,
quando i colori della casa indicavano la condizione degli abitanti. In
Megisti c'è un museo del folklore e archeologico che merita una visita,
ed alcune chiese di particolare interesse. La chiesa di Agios
Constantinos ed Eleni è stata costruita nel 1835, utilizzando
parzialmente materiali di un antico tempio diApollo. La chiesa di Agios
Nikolaos è stata costruita sopra il tempio. Anche il castello dei
cavalieri, datato del XIVè secolo è stato costruito su una parte del
tempio. Questo castello ha dato all'isola il nome attuale, perchè è stato costruito su rocce rosse: Castello Rosso. Ci sono anche alcune
rovine antiche, cosè come i resti di un bagno turco. Parastras è una
caverna di stalattiti da visitare.
Le mura ciclopiche, in localita Limenari.Le Acheres, dieci cisterne
d'acqua, costruite durante il dominio turco, sotto a Paleokastro, per la
raccolta dell'acqua piovana. La parola e di origine greca e significa
acqua stagnante - Acheron, Acheroussia.
La statua marmorea acefala della dea Igea, del III secolo a. C., piatti
bizantini, la moneta bizantina d'argento (613 - 638), dell'epoca
di Eraclio. Gli affreschi del XVII secolo della chiesa dei santi Aghios
Dimitrios e Aghios Nikolaos del castello. Il faro costruito dai
francesi nel 1913.
Museo Archeologico ed Etnografico . E' sistemato in un bastione del
castello appositamente allestito. Espone figure in rilievo di epoca
romana ed ellenistica, brani di statue, piatti bizantini, affreschi,
sigilli di notabili, porcellane, caraffe dorate, ricami. A
pianterreno sono esposte attrezzature per la pesca delle spugne,
macinini, anfore di epoca postbizantina, brani architettonici della
basilica paleocristiana che si trovava sotto all'attuale chiesa di
Aghios Kostantinos ed Aghia Eleni.
Il Castello del Porto, sulla collina bombardata. Era stato costruito dai
Cavalieri di San Giovanni nel XIV secolo sulle rovine di un antico
tempio. Dalla pietra rossa utilizzata per la costruzione (Castello
Rosso), deriva l'attuale nome dell'isola Kastellorizo che sino al XIV
secolo si chiamava Meghisti. Il Castello fu distrutto da Lambros
Katsonis nel 1788, in un repentino attacco contro i turchi
costringendoli a fuggire e liberando l'isola. Sono rimasti dei ruderi
del muro esterno e di tre torri. Accanto, si trovano le rovine di un
hammam turco e di un mulino a vento restaurato nel 1984 ad opera del
Ministero della Cultura ellenico.
Paleokastro, a 2 chilometri ad ovest. Trattasi del maggior monumento
dell'isola, tuttora intatto dall'epoca bizantina. Non ha subito
l'intervento dei Cavalieri di San Giovanni. Le prime tracce di vita
sull'isola - utensili neolitici - sono state rinvenute in questa zona.
Sono giunte fino ai giorni nostri molte cisterne assieme a numerose
costruzioni di epoca antica e bizantina.
La Chiesa di Aghios Kostantinos e di Aghia Eleni (1835),- la basilica -
con elementi gotici. La tradizione vuole che in quel punto avesse fatto
costruire una chiesetta Aghia Eleni, dopo essere scampata ad una
tempesta mentre si recava in Terra Santa per salvare la Croce di Cristo.
E' stata costruita su una basilica paleocristiana. Il tetto riposa su
dodici colonne di granito monolitiche trasportate su zattere dal tempio
di Apollo di Patara in Licia, in Asia Minore. Il tempio di Apollo di
Patara e stato trasformato in chiesa di Aghios Nikolaos, ed ogni anno,
il 6 dicembre si danno raduno i greci di Asia Minore, di Grecia e di
altri parti del mondo in presenza del patriarca di Costantinopoli.
La duplice chiesa dei santi Aghios Dimitrios e Aghios Nikolaos, ad ovest,
costruita con resti tratti dal castello sul porto.La Chiesa di Aghios
Ioannis tou Vounou.La chiesa di Aghios Gheorghios tou Vounou, ( 1 ora di
camminata). Si salgono le kontalakia (401 scalini imbianchiati con
calce) partendo dai campi e si arriva sull'altopiano. Si prosegue
diritto imboccando il sentiero e si arriva al castello-monastero di
Aghios Gheorghios, con le immense lastre naturali. Viene definito tou
Vounou (del monte) per distinguerla da quella di tou Chorafiou del
campo, e di Pigadiou (sulla costa). Dentro al monastero si trova la
catacomba di Aghios Karalambos. Il monastero e stato costruito dall'
architetto di Kastellorizo Mastroghiorghi ed e stato restaurato nel
1779.
La grotta Galazio Spileo o Fokiali. Forse la grotta marina più bella del
Mediterraneo. Un habitat da favola, con tutti i toni dell'azzurro e del
blu, in mezzo a meravigliose stalactiti e stalagmiti. La barca si
inoltra dentro la grotta, con i passeggeri che curvano la schiena,
quando chiaramente il tempo lo permette. Altrimenti le barche lasciano
il loro carico vicino all'ingresso della grotta, nella quale i turisti
penetrano a nuoto. L'ora migliore per la visita e di mattino, quando la
grotta e esposta al sole. L'isola ha grotte minori nella parte
orientale, di cui la più importante e la grotta Kolones.
Cosa fare
:D'estate il Comune di Kastellorizo organizza concerti. Il 13 settembre si
festeggia la liberazione di Kastellorizo con una funzione religiosa e la
posa di corone in un'atmosfera improntata a festa.
La festa di Profiti Ilias il 20 luglio. La vigilia, e consuetudine per
la popolazione gettarsi in mare con i vestiti.
Il 21 maggio, si snoda la processione con l'icona dei Santi Kostantinos
ed Eleni.
Con grande devozione si festeggia la Settimana Santa- festa di tre
giorni e poi il giorno di Pasqua con danze e baldoria fino a tarda
notte.
Il matrimonio a Kastellorizo ha mantenuto le sue radici storiche. La
preparazione inizia il primo giorno della settimana. Il giovedi si
celebrano i "Mousoukarfia" (garofani). Le ragazze nubili mettono in
ammollo i garofani
che poi infilano su uno spago per farne delle collane mentre cantano
canti tradizionali. Il venerdi si celebrano i "krevatia" (festa del
letto) nell'abitazione dei futuri sposi. Il sabato mattina, i ragazzi
dell'isola raccolgono erbe aromatiche in montagna che poi caricano sui
caicchi con i quali fanno il giro del porto cantando canzoni ispirate
alle piante. Il sabato sera accendono l'incenso ed incensano le vesti
dello sposo e della sposa mentre l'acqua rimasta dall'ammollo dei
garofani serve a lavare i futuri sposi. Le erbe aromatiche vengono
distribuite la sera stessa a tutti i presenti. La domenica viene
celebrato il matrimonio seguito da una festa tradizionale al quale e
invitato tutto il paese. Katellorizo è un ottimo luogo per le immersioni, la pesca ed il windsurf.
Oltre a ciè potrete godere di calma e quiete. Se siete qui il 20 luglio,
potrete partecipare alle celebrazioni del profeta Elia, festa in cui è usanza saltare in mare.
Isole vicine: Agios Georgios Isoletta situata a 1
miglia marino da Kastellorizo, con l'omonima chiesa. La
si raggiunge in barca. Gli abitanti ci vanno
il primo maggio ed il primo lunedi di Quaresima, tempo
permettendo. Ci sono tantissimi isolotti rocciosi
disabitati attorno ad Aghios
Gheorghios.
Isoletta di Ro a 6 miglia marine ad ovest di
Kastellorizo. Nel porticciuolo ci sono solamente due
abitazioni di allevatori di bestiame,
la chiesetta di Ai Ghiorghi, una vecchia fortificazione
ed il monumento della Signora di Ro, tale Despina
Achladioti vissuta su
quest'isola e che ogni mattina faceva l'alzabandiera.
Andando in barca a nord est di Ro, arriverete agli
isolotti rocciosi di Tragonera,
Savura e Voutsakia.
Kastellorizo Spiagge
Ci sono alcune belle spiagge, il meglio è fare una
passeggiata e trovare la propria piccola baia. A Faros,
sul promontorio, dove ci sono scalini per scendere al
mare e a Plakes, a 20 minuti di camminata, a nord.Mandraki, piccola spiaggia sabbiosa. Sulle isolette di
Ro due belle spiagge, anche a Aghios Gheorghios e
Stronghili.
Per i più audaci, dentro Galazio Spileo o Fokiali dove
si giunge in barca.
Vita notturna
Non troverete bar o discoteche qui, ma fare tardi in una delle taverne o dei caffè è un modo piacevole di passare le serate. Sull'isola ci sono kafenia tradizionali, suggestivi ristorantini e bar per trascorrere serate tranquille.
Ristoranti
Cibo I piatti serviti sull'isola fanno parte della cucina tradizionale greca. La specialità locale è una torta di ceci.Assaggiate Giouvarelakia (polpettine in salsa con uova e limone), revithokefthedes (polpettine di ceci), pesce,frutti di mare (gamberetti rossi, polipo, ricci, telline, lumachine), capra con un ripieno di riso (di solito a Pasqua), salatroumassi (cipolle ripiene), saitia (riso con cipolla, mentuccia e pomodoro).Dolci, Katsoumaria (pizzette dolci con cannella e chiodi di garofano), chalva e la strava (baclava con sfoglia).
Shopping
:Ci sono alcuni negozi che vendono ceramica, tessuti ed il miele locale.
Muoversi
Soltanto a piedi!
Come Arrivare
:La migliore idea è probabilmente prendere un volo diretto a Rodi e poi il traghetto da lè
Informazioni su Kastellorizo
Numeri telefonici*
Superficie: 9 km2
Popolazione: 200 circa
Bancomat: Si
Internet Cafè No
La montagna più alta:
Aeroporto: Si
Prezzi: Nella media
Tour operator:
Codice internazionale: 0030
Codice locale: 22410
Centro sanitario:
Aeroporto: 49241
Polizia: 49333
Guardia costiera:
Polizia del porto:
Azienda telefonica (OTE):
Ufficio di informazione turistica:
*Le informazioni riportate potrebbero essere imprecise, per favore se avete notizia di variazioni avvisateci.
